La diciannovesima edizione della Festa del Cinema, in programma dal 16 al 27 ottobre, celebrerà il mondo della musica e alcuni suoi protagonisti con una serie di proiezioni, incontri e concerti.
Quali incontri ci saranno?
Si inizia giovedì 17 ottobre alle ore 19 presso la Sala Petrassi con En fanfare di Emmanuel Courcol: nel film, la musica ha un ruolo centrale nel legare le sorti dei due protagonisti, profondamente diversi, in un viaggio dalla classica al jazz, dalle marce fino a una travolgente esecuzione del Bolero di Ravel.
Nello stesso giorno alle ore 21, il Teatro Olimpico ospiterà Natale Fuori Orario: tra ironia e malinconia, finzione e documentario, il regista Gianfranco Firriolo e il cantautore Vinicio Capossela tornano a collaborare in un anomalo e originalissimo ibrido tra road movie e film-concerto.
Sabato 19 ottobre, a quarant’anni esatti dall’uscita di Stop Making Sense di Jonathan Demme, la Festa presenterà la nuova edizione del film restaurata in 4K, supervisionata da James Mockoski di American Zoetrope, con una colonna sonora totalmente rimasterizzata e curata dal chitarrista dei Talking Heads, Jerry Harrison. A seguire i due saranno protagonisti di un incontro con il pubblico.
La Festa del Cinema di Roma celebra il mondo della musica: lunedì 21
Nello stesso giorno alla ore 21, presso il Teatro Olimpico, si terrà Musicanti con la pianola di Matteo Malatesta, documentario che racconta la storia personale e la carriera di Pivio e Aldo De Scalzi, i compositori che hanno segnato gli ultimi venticinque anni del cinema italiano.
Martedì 22
Alle ore 21, il Teatro Olimpico ospiterà Road Diary: Bruce Springsteen and the E Street Band di Thom Zimny. Il documentarista realizza il suo film attorno al tour mondiale (iniziato nel febbraio 2023 e ancora in corso) di Bruce Springsteen e la E Street Band, riprendendo gli artisti durante le prove, i backstage e i concerti davanti a fan di tutto il mondo.
Venerdì 25
Venerdì 25 ottobre alle ore 18.30 (Teatro Olimpico) si terrà Franco Califano – Nun ve trattengo di Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini, ritratto intimo e vibrante che esplora il legame profondo tra l’artista, la sua musica e le città che l’hanno ispirato.