MUBI ha rilasciato il nuovo trailer e il manifesto di DAHOMEY, l’avvincente opera d’arte della regista Mati Diop, al cinema dal 7 novembre in collaborazione con Lucky Red e prossimamente su MUBI.
Che tipo di opera è “Dahomey”?
Vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2024, Dahomey è il nuovo sorprendente documentario di Mati Diop (Atlantics). Approfondendo le prospettive su questioni che riguardano l’appropriazione, l’autodeterminazione e la restituzione, questo acclamato lungometraggio è uno sguardo poetico su una storia che è raramente raccontata.
Il film
Il film, ambientato nel novembre 2021, racconta dei ventisei tesori reali del Regno del Dahomey che, insieme a migliaia di altri, sono stati saccheggiati dalle truppe coloniali francesi nel 1892. Nel momento in cui questi manufatti stanno per lasciare Parigi per tornare nel loro Paese d’origine, l’attuale Repubblica del Benin, Diop si interroga su come dovrebbero essere accolti in un Paese che, nel frattempo, si è reinventato in loro assenza, e lo fa utilizzando un’eterea voce fuori campo e filmati di studenti che dibattono all’Università di Abomey-Calavi su come offrire molteplici prospettive.
Profondo e coinvolgente, l’ultimo film di Diop utilizza tecniche di narrazione non tradizionali e avvincenti per portare il passato nel presente, offrendo una conversazione del tutto singolare, tanto affascinante quanto essenziale.
Mati Diop
Il primo lungometraggio di Mati Diop, Atlantics (2019), ha vinto il Grand Prix al 72° Festival di Cannes, consacrando Diop come una delle figure di spicco del cinema d’essai internazionale e della nuova generazione di cinema africano della Diaspora. Il suo cinema, nomade, lirico e politico, attraversa i confini dei generi e dei formati, come estensione della sua doppia identità franco-senegalese e della sua orgogliosa creolanità.
Dahomey: uscita
Dahomey nei cinema italiani dal 7 novembre, prossimamente su Mubi, guarda il trailer