L’ Albero, opera prima di Sara Petraglia, è stato presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma in concorso. Il film racconta di due ventenni in amore, tra tristezze, utopie e la dipendenza dalla cocaina.

Perchè l’opera si chiama “L’albero”?

Il titolo del film, in concorso in questa 19/a edizione della Festa di Roma fa riferimento ad un albero che si vede dalla finestra dell’appartamento dove vivono due studentesse ventenni e dove appeso al muro c’è un grande poster di Giacomo Leopardi.

Sinossi

Bianca ha 23 anni e le sembrano già troppi. Se n’è andata da casa dei suoi, dovrebbe fare l’università, ma non ci va mai. Ha poche, precise ossessioni: il tempo che passa, la cocaina, e Angelica. Da quando vivono insieme, tutto corre più veloce, precipita. Anche la loro amicizia, che inciampa nella dipendenza e si confonde con l’amore. Bianca ha un quaderno, ci scrive sopra appunti per i suoi libri, ma vorrebbe scriverci tutto: che la giovinezza è dolorosa e sta già finendo. Che l’amicizia spezza il cuore. Che perdiamo tutto continuamente, e però alla fine, forse – tra le strade notturne di Roma, i ragazzi di Napoli e l’albero che si intravede muto dalla finestra di casa – nessuna cosa andrà perduta.

L’albero: Sara Petraglia

Stavo cercando una storia da scrivere e così ho riletto i miei appunti, i tanti inizi di romanzo e foto e mi tornava sempre in mente questo albero al Pigneto. Allora mi sono detta che la storia ce l’avevo già perché l’avevo vissuta“. E ancora: “Certo, come si vede nel film, l’amore può aiutare ad uscire dalla dipendenza che è una cosa che non si può affrontare da soli. A volte è salvifico, anche se quando una storia è finita i rapporti vanno interrotti separandosi“.

La dipendenza

Per quanto riguarda le dipendenze dice: “avevo intenzione di raccontarla, ma non volevo mettere al centro di tutto solo la cocaina di cui spesso non si parla in modo corretto. A volte si mostra solo l’aspetto caricaturale, gli stereotipi di questa droga che ci circonda tutti. Nel caso di queste due ragazze, vivono una dipendenza a modo loro“.


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