Dalla cima battuta dal vento del Monte Nebo, che domina il Mar Morto, la valle del fiume Giordano, Gerico e le lontane colline di Gerusalemme, Mosè vide la Terra Promessa di Canaan in cui non sarebbe mai entrato. Morì e Yahweh lo seppellì a Moab, “nella valle di fronte a Beth-Peor.

Monte Nebo-foto: per gentile concessione Lorenzo Giusti
Cosa è stato costruito in ricordo di quell’evento?
Il monte Nebo divenne un luogo di pellegrinaggio per i primi cristiani di Gerusalemme e vi fu costruita una piccola chiesa nel IV secolo per commemorare la morte di Mosè. Alcune delle pietre di quella chiesa si trovano ancora al loro posto originale nel muro intorno all’area absidale. Nel V e VI secolo la chiesa è stata sottoposta ad opere di ampliamento che l’hanno trasformata nella grande basilica che attualmente conosciamo, con la sua splendida collezione di mosaici bizantini.
Nei giorni davvero limpidi ad occhio nudo si può scorgere Betlemme e, non lontano, il singolare cono che ospitò la fortezza erodiana di Herodium (o Herodion), le torri e i palazzi di Gerusalemme dal Monte degli Ulivi fino a Ramallah. Nella Valle del Giordano si identificano bene Qumran, accanto al Mar Morto, e l’oasi di Gerico.

Mosaico-foto: Lorenzo Giusti
Sono del fiorentino Giovanni Fantoni gli arredi liturgici e le decorazioni in metallo battuto all’interno del santuario e il monumento collocato subito all’esterno, un simbolico richiamo al grande profeta e al suo messaggio di salvezza che fu portato a compimento dal sacrificio di Cristo. La grande importanza del sito consiste anche nel fatto che Mosè, in quanto simbolo di speranza, rappresenta un punto di contatto tra le tre grandi religioni di Terra Santa: cristiani, musulmani ed ebrei.
Sull’orlo dell’ampio terrazzo panoramico svetta un monumento rappresentante il bastone di Mosè avvolto da un serpente: opera in bronzo, realizzata dall’artista fiorentino Gian Paolo Fantoni.

Il bastone di Mosè opera in bronzo di Gian Paolo Fantoni-foto Lorenzo Giusti

Memoriale-foto: Lorenzo Giusti

Monte Nebo, memoriale: come arrivarci?
Si trova nella parte occidentale della Giordania. Dista circa 7 chilometri dalla città di Madaba, è da qui che i visitatori si muovono per andare a visitarlo.
Se siete in macchina, arrivate alla rotonda decorata da un jet militare, poi vari negozi di souvenir e infine il villaggio di Faysaliyyeh con la sua moschea; infine troverete un parcheggio dove lasciare la vostra auto per proseguire a piedi.
L’altra alternativa è costituita dagli autobus, che possono essere pubblici o privati. Nel primo caso, prendete un minibus pubblico alla fermata di Tabarbour a Madaba. I pullman privati, invece, appartengono alla compagnia Jett Bus; prendete quello diretto ad Amman che effettua una fermata proprio alla vostra destinazione.
Perché Mosè non entrò nella terra Promessa?
Mentre gli israeliti erano accampati a Cades, probabilmente nel 40º anno della loro peregrinazione, Mosè commise un grave errore. A motivo della mancanza di acqua il popolo cominciò a litigare aspramente con Mosè, incolpandolo di averli condotti fuori dell’Egitto in un deserto desolato. Mosè, che aveva mostrato molta pazienza sopportando la caparbietà e l’insubordinazione degli israeliti, condividendone le privazioni e intercedendo per loro quando peccavano, qui perse momentaneamente la sua mansuetudine e mitezza. Esasperati e amareggiati, Mosè e Aaronne si posero davanti al popolo come Yahweh aveva comandato.
Ma invece di richiamare l’attenzione sul fatto che era Yahweh a provvedere l’acqua, parlarono duramente al popolo e richiamarono l’attenzione su di sé. Infatti Mosè disse: “Udite, ora, ribelli! Vi faremo uscire acqua da questa rupe?” Al che colpì la rupe e Geova fece scaturire acqua sufficiente per la moltitudine e per i loro greggi. Dio comunque si dispiacque del comportamento di Mosè e Aaronne, perché erano venuti meno alla loro principale responsabilità, quella di magnificare il Suo nome. Avevano ‘agito indebitamente’ nei confronti di Yahweh, e Mosè aveva ‘parlato aspramente con le sue labbra’. In seguito Geova decretò: “Poiché non avete mostrato fede in me per santificarmi davanti agli occhi dei figli d’Israele, non introdurrete questa congregazione nel paese che certamente darò loro”. (Nu 20: 1-13 Deuteronomio 32:50-52, Fonte JW.org)