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La morte di Alain Delon segna la scomparsa di una delle ultime icone sopravvissute della scena cinematografica francese e mondiale degli anni ’60 e ’70, e nonostante si sapesse che non stava bene, la sua scomparsa ha lasciato attoniti, un vuoto enorme.

Cosa ha scritto Brigitte Bardot a proposito di Alain Delon?

Brigitte Bardot scrivendo un dolce pensiero ha detto: “Alain con la sua morte pone fine al magnifico capitolo di un’epoca passata di cui fu un monumento sovrano. Ha rappresentato il meglio del ”cinema di prestigio” della Francia, un ambasciatore dell’eleganza, del talento e della bellezza. La sua scomparsa lascia un vuoto abissale che nulla ne’ nessuno potrà colmare”. Parlando del suo rapporto con lui ha detto: ”Io perdo un amico, un alter ego, un complice, condividevamo gli stessi valori, le stesse delusioni, lo stesso amore per gli animali, e penso a una frase di Alfred De Vigny ne ”La morte del Lupo”. ”Nel vedere quel che siamo stati sulla Terra e quel che lasciamo, solo il silenzio è grande, tutto il resto è soltanto debolezza”.

Alain Delon

Nato l’8 novembre 1935, nella periferia di Parigi di Sceaux, ha avuto un’infanzia turbolenta dopo che i suoi genitori hanno divorziato quando era ancora giovane. Dopo essersi trasferito a Parigi, dove fece lavori saltuari per sbarcare il lunario, Delon ebbe il suo primo approccio al mondo del cinema attraverso la sua relazione con l’attrice Brigitte Auber, che era apparsa di recente in Caccia al ladro di Alfred Hitchcock.

Dopo essersi conosciuti, lo portò al Festival di Cannes nel 1957, dove incontrò l’attore e regista Jean-Claude Brialy e il suo futuro agente George Beaume. La sua successiva grande occasione arrivò tramite l’attrice Michèle Cordoue, con la quale ebbe una relazione. Convinse suo marito, il regista Yves Allégret, a dargli un piccolo ruolo nel suo film Quand la femme s’en mêle.

Da lì la sua carriera è decollata rapidamente, con Delon che è poi apparso in Sois belle et tais-toi di Marc Allégret, in cui nel cast c’era anche Jean-Paul Belmondo, seguito da Christine di Pierre Gaspard-Huit, in cui Delon avrebbe recitato al fianco di Romy Schneider. La relazione con Romy durò solo cinque anni, ma rimasero uniti, riunendosi sul grande schermo in La piscina di Jacques Deray nel 1969.

La stella di Delon iniziò a salire con il thriller poliziesco Plein Soleil di René Clément del 1960, per la sua interpretazione del mortale Tom Ripley. Lo stesso anno, recitò anche nel melodramma ambientato a Milano di Luchino Visconti Rocco e i suoi fratelli.

Il Gattopardo

Alain Delon si sarebbe riunito a Visconti in Il Gattopardo nel 1963, recitando insieme a Claudia Cardinale e Burt Lancaster. La sua interpretazione gli è valsa una nomination come attore emergente più promettente ai Golden Globe del 1964.

Il Cesar

Nonostante abbia recitato in un centinaio di film, molti dei quali diventati leggendari, ha vinto solo un Cèsar nel 1985 per “La nostra storia” di Bertrand Blier e ha ricevuto una Palma d’Oro alla carriera a Cannes nel 2019. Alcune settimane dopo, ha avuto un ictus dal quale si è ripreso con difficoltà perché soffriva anche di un linfoma.