Peter Greenaway ha parlato con i giornalisti a Torino, dove IL 24 settembre il Museo del Cinema gli consegnerà il prestigioso riconoscimento cinematografico Stella della Mole.
Che idea ha del cinema di oggi Peter Greenaway?
Per Greenaway, il “cinema è letteratura illustrativa, ma dovrebbe essere più autonomo e originale. Per quanto riguarda il cinema italiano in particolare, c’è stato quello che parte da La Dolce Vita all’Ultimo Imperatore, caratterizzato da una grande eccitazione imprenditoriale che poi è sparito, non so come abbiate fatto a perderlo”.
‘Dune’, un film noioso
“Man mano che invecchio si riduce il numero di investitori, sto così tornando alle mie radici da scrittore. I film nascono con le parole purtroppo, non dalle immagini. Pensiamo solo a Dune, un film noiosissimo, eppure due grandi registi cercano di rendere in illustrazioni le parole”.
IA
Parlando dell’avvento dell’inteligenza artificiale parla delle sue paure: “In quanto creatore di immagini che ha iniziato come pittore e poi come regista e scrittore – spiega – non posso che essere spaventato soprattutto perché non la conosco. Nessuno di noi, se non è un tecnico esperto, riesce a capire come operi e come manipoli. Sono curioso di vedere l’impatto sui miei film, sulla mia pittura e sulla mia scrittura. Non ci sono informazioni sufficienti a prescindere da Donald Trump che dice di sapere tutto al riguardo”.