Capita spesso che artisti e cantanti italiani abbiano più fortuna all’estero che nel proprio paese, a volte invece c’è chi sceglie di farsi una carriera all’estero con ottimi risultati, come nel caso di Guido Turco nome d’arte Guido Manero.
Chi è Guido Manero?
Nato a Crotone il 13 giugno del 1967, ha da sempre vissuto a Torino. Apassionato di musica sin da ragazzo, cantante melodico, compone fin da giovane la sua prima canzone. Incontra Bruno Minniti che, comprendendo le sue potenzialità, lo introduce nel mondo musicale scuola di canto e pianoforte. Un artista umile, che a volte aveva difficoltà a raccontarci le sue collaborazioni (quella con Elton John è uscita a microfono spento). Ma lasciamo che sia lui a raccontarci quale è stato il suo percorso.
Come nasci artisticamente?
“La mia passione per la musica nasce sin da piccolo. Un giorno mi scoprì un discografico Bruno Minniti che mi spinse a frequentare la scuola di canto e pianoforte da quel momento è iniziata la mia carriera. Ho inciso un disco con la Warner poi un altro disco con la Top Record con Guido Palma, fu poi la volta del disco con Matteo Di Franco. Il primo disco è stato registrato con la DF di Torino a 15 anni, ovviamente il titolo era Quindici anni, ho inciso altri album Blu, Amo di lei, Solo e Millesimo, adesso ho in registrazione un nuovo brano che uscirà alla fine di novembre Cuore contro Cuore“.
Chi è stato il primo produttore?
2Il primo produttore che mi ha spinto nel mondo della musica è Luca Santalucito, lo conobbi grazie a Mino Raitano, mio grande amico. Ci siamo conosciuti e innamorati artisticamente, gli sono piaciuto e ha incominciato a scrivere per me, abbiamo così fatto un percorso insieme, tanti festival il Cantamare, Cantapollino, il Festival di Napoli trasmesso su rete 4 nel 1999 al Politeama presentato da Gigi Sabani. Al festival di Ginevra ho preso poi il terzo premio e così ho iniziato a fare delle collaborazioni.
Con chi hai collaborato?
“Ho fatto una compilation con Raffaella Carrà e Mia Martini con la Viteca Music di Zurigo, con Mia Martini ho fatto un’altro lavoro in Germania, è stata molto importante per la mia carriera, una donna che sulla scena era un leopardo, immensa, molto distinta, grande presenza e una voce incredibile, sono stato sempre innamorato della sua voce, la mia voce si rivede molto nella sua per via anche della raucedine. Con la Carrà ho fatto altri lavori a Roma e poi fui invitato Carramba che sorpresa ero ospite con il disco nuovo che avevo regisatrato. La Raffaella è stata una grande donna e artista gentile, molto riservata e professionale”.
Altri cantanti con il quale hai collaborato?
Guido Manero: “Sono stato in America in tournée con Al Bano, Toto Cotugno, Gigi Sabani, I Ricchi e Poveri, esperienza bellissima, persone solari, umili, alla portata di mano. Quante risate ci siamo fatti, prima delle prove si girava, andavamo a pranzo, poi in albergo per riposarci per i concerti e dopo e si andava a cena fino alle due-tre di mattina. Ho aperto concerti con Mario Merola, PFM, Cocciante, mi sono esibito con musicisti come Lele Melotti (Renato Zero, Baglioni), Umberto Iervolino, Maurizio bassi (arrangiatore di Ramazzotti)”.
Elton John
“Un momento emozionante è stata l’apertura del concerto di Elton John a parigi negli anni ’90, fu davvero un momento emozionante aprire il concerto di una leggenda della musica pop mondiale”.
Franco Catullé
“Un’altra nazione dove ho cantato è stata la Russia andai li tramite Franco Catullè, lui mi portò anche in Canada con Radio Italia canadese e anche li ho fatto serate con Toto Cotugno i Ricchi e Poveri. Franco Catullè è stato un grandissimo manager un uomo che porto nel cuore, oggi ci sono pochi manager così, nel corso della vita ne incontri uno o due. Ha fatto tanto per me, ricordo la serietà nel lavoro, curava tutto di me e non solo a livello professionale, quando parlo di lui ho il magone. Al di fuori del lavoro ci vedevamo spesso, veniva a Torino, mangiavamo insieme, era un manager a 360 gradi. ( Franco Catullè ha gestito tra le centinaia di artisti, Jennifer Lopez, Bruce Willis, Kevin Costner, John Travolta, Sharon Stone, Sylvester Stallone e persino di Bill Clinton)”.
Perchè ad un certo punto ti sei fermato?
“Ho dovuto avuto un brutto incidente che mi ha tenuto fuori dalle scene per otto anni, adesso mi sono ripreso dopo tanta terapia e sono ripartito con il nuovo singolo, prodotto da Mario Simeoli stiamo producendo il video con Nello Pennino con la partecipazione di Vera Atyushkina, partiamo con la promozione e già domani sarò a Bruxelles per un concerto, aprirò con il nuovo singolo e poi tutti i vecchi pezzi”.