Sabato 5 aprile è purtroppo scomparso, nella sua Roma, Antonello Fassari, attore ben voluti da tutti. Malato da tempo, è morto a 72 anni.
Chi era Antonello Fassari?
Antonello Fassari era un attore, regista e sceneggiatore italiano nato a Roma il 4 ottobre 1952. Figura poliedrica del panorama artistico italiano, ha attraversato diversi ambiti dello spettacolo, dal teatro al cinema, passando per la televisione e persino la musica.
Fassari inizia la sua carriera artistica come mimo e si forma alla prestigiosa Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Il suo debutto avviene nel teatro, dove lavora con registi importanti come Luca Ronconi, portando in scena opere di spessore che lo rendono presto un volto noto del palcoscenico. Il suo stile recitativo, caratterizzato da una profonda capacità di introspezione unita a una vena ironica, gli consente di spaziare tra ruoli drammatici e comici con grande naturalezza.
Negli anni ’80 si avvicina anche al mondo della musica: è uno dei primi artisti italiani a sperimentare con il rap. Il suo brano “Roma di notte” (1984), oggi considerato un piccolo cult, è uno dei primi esempi di rap in italiano, contribuendo così alla nascita della scena hip hop romana.
Il grande pubblico lo conosce soprattutto per il ruolo di Cesare Cesaroni nella popolare serie televisiva “I Cesaroni”, in onda su Canale 5 dal 2006. Qui interpreta un oste romano burbero ma dal cuore d’oro, fratello del protagonista interpretato da Claudio Amendola. La serie ha avuto un enorme successo, e Fassari è diventato una presenza familiare nelle case degli italiani, amato per la sua veracità e ironia.
Nel corso della sua carriera ha partecipato anche a numerosi film, lavorando con registi come Gabriele Muccino, Carlo Verdone e Daniele Luchetti. Ha anche diretto alcuni cortometraggi e film indipendenti, confermando la sua versatilità e il desiderio di sperimentare sempre nuovi linguaggi artistici.
Antonello Fassari era un artista completo, capace di reinventarsi e di affrontare ruoli diversi senza mai perdere autenticità. La sua romanità, genuina e mai caricaturale, era una delle sue cifre distintive. Oltre alla carriera artistica, era noto anche per la sua riservatezza e sobrietà nella vita privata, qualità che lo hanno reso ancor più apprezzato dal pubblico e dai colleghi del mondo dello spettacolo.
Volevo solo spendere due parole per questo attore che, per quanto mi riguarda, ha fatto parte della mia adolescenza e il suo “che amarezza” mi accompagnerà sempre! Grazie per aver reso celebri “i Cesaroni”, senza di te non sarebbe mai potuto succedere! E grazie anche per il film “Selvaggi” che vedo sempre con piacere!
Grazie Antonello!