Lungometraggi internazionali: ì film di denuncia sulla dittatura militare in Brasile Sono ancora qui è stato scelto dall’Accademia brasiliana del cinema per competere alla selezione per il Premio Oscar 2025 nella categoria miglior lungometraggio internazionale.

Lungometraggi internazionali: di cosa parla Sono ancora qui ?

La pellicola del regista Walter Salles ripercorre la tragedia abbattutasi sulla famiglia del deputato socialista Rubens Paiva – l’unico parlamentare ad essere stato ucciso durante il regime autoritario – morto nel 1971 dopo una lunga prigionia. Ispirato al libro di Marcelo Rubens Paiva, il film racconta la traiettoria della famiglia usando come elemento centrale la figura della moglie del parlamentare, Eunice, costretta a reinventare la sua vita sconvolta dagli abusi della dittatura e diventata in seguito un’importante attivista per i diritti umani. La protagonista è interpretata dall’attrice Fernanda Montenegro ( lei era una delle nostre favorite a Venezia per la Coppa Volpi, e il film uno dei più belli).

Il candidato italiano

L’Italia candida Vermiglio di Maura Delpero. Una piccola storia di amore, legami familiari, tradizioni, “un’omelia montanara” al di fuori del tempo, girata con rigore estremo, con attori in gran parte non professionisti, scelti uno ad uno fin nei più piccoli ruoli. Certo Sono ancora qui è un avversario temibilissimo, ma non è il solo. Quali sono i film internazionali candidati alla nomination agli Oscar?

Lungometraggi internazionali: I film candidati all’Oscar 2025

ALGERIA: Algiers di Chakib Taleb-Bendiab
AUSTRIA: Des Teufels Bad di Severin Fiala and Veronika Franz
ARMENIA: Yasha and Leonid Brezhnev di Edgar Baghdasaryan
BELGIO: Julie Keeps Quiet di Leonardo Van Dijl
BOLIVIA: Own Hand di Rodrigo “Gory” Patino
BRASILE: Ainda estou aqui (I’m Still Here) di Walter Salles
BULGARIA: Triumph di Kristina Grozeva and Petar Valchanov
CAMBOGIA: Meeting With Pol Pot di Rithy Panh
CANADA: Universal Language di Matthew Rankin

CILE: In Her Place di Maite Alberdi

COREA DEL SUD: 12.12: The Day di Kim Sung-soo
COSTA RICA: Memories of a Burning Body di Antonella Sudasassi Furniss
CROAZIA: Beautiful Evening, Beautiful Day di Ivona Juka
DANIMARCA: The Girl With the Needle di Magnus von Horn
ECUADOR: Behind the Mist di Sebastián Cordero
EGITTO: Flight 404 di Hani Khalifa
ESTONIA: 8 Views of Lake Biwa di Marko Raat
FINLANDIA: Family Time di Tia Kouvo
FRANCIA: Emilia Perez di Jacques Audiard
GEORGIA: The Antique di Rusudan Glurjidze

Lungometraggi internazionali-Germania: The Seed of the Sacred Fig di Mohammad Rasoulof

GIAPPONE: Cloud di Kiyoshi Kurosawa
GRECIA: Murderess di Eva Nathena
HONG KONG: Twilight Of The Warriors: Walled In di Soi Cheang
INDIA: Lost Ladies (Laapataa Ladies) di Kiran Rao
INDONESIA: Women from Rote Island di Jeremias Nyangoen
IRAN: In The Arms Of The Tree di Babak Khajeh Pasha
IRAQ: Baghdad Messi di Sahim Omar Kalifa
IRLANDA: Kneecap di Rich Peppiatt
ISLANDA: Touch di Baltasar Kormakur
ISRAELE: Come Closer di Tom Nesher
ITALIA: Vermiglio di Maura Delpero
KENIA: Nawi di Vallentine Chelluget, Apuu Mourine, Kevin Schmutzler, Toby Schmutzler
KIRGHIZISTAN: Heaven is Beneath Mother’s Feet di Ruslan Akun
LETTONIA: Flow di Gints Zilbalodis
LITUANIA: Drowning Dry di Laurynas Bareisa
MAROCCO: Everybody Loves Touda di Nabil Ayouch
NEPAL: Shambhala di Min Bahadur Bham
NORVEGIA: Armand di Halfdan Ullmann Tøndel
OLANDA: Memory Lane di Jelle de Jonge
PALESTINA: From Ground Zero di Masharawi Fund
PANAMA: Wake Up Mom di Arianne Benedetti
PERÙ: Yana-Wara di Óscar Catacora, Tito Catacora
POLONIA: Under the Volcano di Damian Kocur
PORTOGALLO: The Grand Tour di Miguel Gomes
REGNO UNITO: Santosh di Sandhya Suri
REPUBBLICA CECA: Waves di Jiří Mádl
ROMANIA: Three Kilometers to the End of the World di Emanuel Parvu
Lungometraggi internazionali-SERBIA: Russian Consul di Miroslav Lekić
SENEGAL: Dahomey di Mati Diop
SLOVACCHIA: The Hungarian Dressmaker di Iveta Grofova
SLOVENIA: Family Therapy di Sonja Prosenc
SPAGNA: Saturn Return di Isaki Lacuesta and Pol Rodríguez
SVEZIA: The Last Journey di Filip Hammar and Fredrik Wikingsson
SVIZZERA: Reinas di Klaudia Reynicke
TAIWAN: Old Fox di Hsiao Ya-Chuan
TURCHIA: Life di Zeki Demirkubuz
UCRAINA: La Palisiada di Philip Sotnychenko
UNGHERIA: Semmelweis di Lajos Koltai
URUGUAY: The Door is There di Juan Ponce de Leon, Facundo Ponce de Leon