Al regista Werner Herzog (Aguirre, furore di Dio, Fitzcarraldo, Nosferatu-Il principe della notte), il Leone d’Oro alla Carriera dell’82/ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. La decisione presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico Alberto Barbera.
Come ha commentato Werner Herzog Leone d’Oro alla carriera?
Werner Herzog, nell’accettare, ha dichiarato: “Sono profondamente onorato di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Ho sempre cercato di essere un Buon Soldato del Cinema e questa mi sembra una medaglia per il mio lavoro. Grazie. Tuttavia non mi sono ancora ritirato. Lavoro come sempre. Qualche settimana fa ho terminato un documentario in Africa, Ghost Elephants, e in questo momento sto girando il mio prossimo lungometraggio, Bucking Fastard, in Irlanda. Sto realizzando un film d’animazione basato sul mio romanzo The Twilight World, e interpreterò la voce di un personaggio nel prossimo film d’animazione di Bong Joon-ho. Non sono ancora finito”.

Alberto Barbera
A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha affermato: “Cineasta fisico e camminatore instancabile, Werner Herzog percorre incessantemente il pianeta Terra inseguendo immagini mai viste, mettendo alla prova la nostra capacità di guardare, sfidandoci a cogliere ciò che sta al di là dell’apparenza del reale, sondando i limiti della rappresentazione filmica alla ricerca inesausta di una verità superiore, estatica, e di esperienze sensoriali inedite.
Affermatosi come uno dei maggiori innovatori del Nuovo Cinema Tedesco, con film quali Segni di vita, Nosferatu – Il principe della notte, Aguirre, furore di Dio, Fitzcarraldo, Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans e Grizzly Man, non ha mai smesso di saggiare i limiti del linguaggio cinematografico smentendo la tradizionale distinzione tra documentario e finzione, invitando nel contempo a un’interrogazione radicale sui temi della comunicazione, sui rapporti fra le immagini e la musica, sull’infinita bellezza della natura e la sua inevitabile corruzione.
La carriera di Herzog è insieme affascinante e pericolosa, perché consiste in un coinvolgimento totale, nella messa in gioco di sé fino al limite del rischio fisico, dove la catastrofe è costantemente in agguato. Geniale narratore di storie insolite, Herzog è anche l’ultimo erede della grande tradizione del romanticismo tedesco, un umanista visionario, un perlustratore instancabile votato a un nomadismo perpetuo, alla ricerca (com’ebbe a dire) «di un luogo dignitoso e conveniente per l’uomo, un luogo che è talvolta un Paesaggio dell’Anima”.

Werner Herzog
Werner Herzog, nato a Monaco nel 1942, è cresciuto da bambino in una valle remota tra le montagne bavaresi. Fino all’età di 11 anni non conosceva nemmeno l’esistenza del cinema. inizia a sviluppare progetti cinematografici dall’età di 15 anni, e poiché nessuno era disposto a finanziarli, durante gli ultimi anni del liceo lavorava di notte come saldatore in un’acciaieria.

Comincia anche a viaggiare a piedi. Ha fatto la sua prima telefonata all’età di 17 anni e il suo primo film a 19. Ha poi abbandonato il college dove ha studiato brevemente storia e letteratura. Da allora ha scritto, prodotto e diretto circa 70 film, tra i quali Aguirre, furore di Dio (1972), Fitzcarraldo (1982) (per il quale ha trasportato un piroscafo su una montagna nella giungla), Grizzly Man (2005) e Cave of Forgotten Dreams (2010).

Ha pubblicato poesie e libri di prosa tra cui Of Walking in Ice, Conquest of the Useless e recentemente il romanzo The Twilight World. Mette in scena circa una dozzina di opere – a Bayreuth e alla Scala di Milano – e in altri teatri d’opera in tutto il mondo. Ha recitato in film, tra cui Jack Reacher (2012), The Mandalorian (2019) e in un ruolo da guest star ne I Simpson. Ha realizzato un’installazione artistica, Hearsay of the Soul, per la Biennale del Whitney Museum di New York e per il Getty Museum di Los Angeles. Fonda la Rogue Film School in risposta a ciò che viene insegnato nella maggior parte delle scuole di cinema di tutto il mondo.